Giubilio e gaudio nel regno della musica italiana: questa sera si conclude la settantaquattresima edizione del Festival di Sanremo.
Tra un ballo del Qua Qua, fischi in platea a conclusione della serata delle cover ed altri guai (giusto per citare la nostra Rose Villain, in gara con il brano CLICK BOOM!), la novità più interessante del Festival è forse stato il suo essere presente in ogni angolo della città.
Dopo il successo, nel 2023, del Lido Mengoni, quest’anno diversi artisti hanno deciso di creare nella città ligure spazi dedicati a fan e curiosi.
Da brava osservatrice del Festival, ho deciso di visitarli tutti (o quasi), così da potervi raccontare al meglio l’atmosfera che si respira in quel di Sanremo.
Ne ho selezionati sette, è stata un’impresa ardua, ma qualcuno doveva pur farlo.
LA NOIOTECA (Angelina Mango)

Partiamo con un po’ di noia. La Noioteca di Angelina Mango è forse stata la trovata più curiosa di tutte: in cambio del proprio tempo (qui rappresentato da banconote colorate) è possibile infilare perline, creare origami, farsi treccine o un tatuaggio temporaneo. Il tutto sorseggiando un buon cappuccino offerto dall’artista.
CASA GHALI (Ghali)

Targata Ikea, Casa Ghali ha ospitato l’artista durante la settimana del Festival. Tra un’intervista e l’altra i fan possono fotografarsi e scambiare quattro chiacchiere con il rapper. All’interno di Casa Ghali si ripercorre la vita del cantante, in uno spazio evocativo e narrativo.
EDICOLA DARGEN (Dargen D’amico)

Onda Alta è forse il pezzo più politico di questo Sanremo. Con la sua canzone, infatti, Dargen ha voluto parlare di migrazione, cercando di dare voce a chi solitamente viene zittito e ignorato. L’edicola di Dargen è pensata per essere uno spazio di riflessione e discussione, con incontri e panel dedicati alla questione migratoria. Ogni giorno l’edicola distribuisce fiori e un fumetto a episodi realizzato da Daniel Cuello, pagine pensate dal cantante per essere uno strumento utile a capire al meglio il brano.
PIZZA GEOLIER (Geolier)

La pizzeria temporanea di Geolier è un piccolo angolo di Napoli nel cuore di Sanremo. Al suo interno è possibile mangiare le classiche pizze napoletane, ma anche assaggiare quelle ispirate ai brani dell’artista.
CIVICO IL TRE (Il Tre)

Situato presso la Gintoneria di Piazza Bresca, il Civico Il Tre è un luogo dedicato all’esposizione e alla condivisione delle proprie fragilità. Diversi sono stati gli appuntamenti dell’artista, uno di essi al fianco di Fabrizio Moro, con cui si è esibito durante la serata delle cover.
LE ALTALENE (Mr. Rain)

A mio avviso è uno dei luoghi più magici di questo Sanremo. Due altalene, come il titolo del brano, ci lasciano sospesi nell’aria davanti al mare. Sarò forse di parte, ma ascoltare la canzone dondolandomi su una di queste altalene mi ha fatto commuovere e pensare con nostalgia a persone che purtroppo non sono più accanto a me. La musica deve essere esperienza, e posso solo ringraziare Mr. Rain per avermi fatto vivere questo momento.
IL RITRATTO DI RAFFAELLA CARRÀ (Jorit)

Situato su Casa KissKiss, il murales della Carrà è stato realizzato da uno dei più importanti street artist contemporanei: Jorit. Anche la nostra Raffaella nazionale è entrata a far parte della Human Tribe dell’artista (come dimostrano le scarificazioni disegnate sul volto della Carrà), il quale ci ha donato un pezzo d’arte unico e prezioso.
Sanremo, quest’anno, non è solo Ariston. La città è viva e brulicante di arte e musica: e io posso solo essere felice di averla vissuta.