<<Scrivere di musica è come ballare di architettura>>, recita un aforisma spesso attribuito, probabilmente in modo erroneo, a quel “geniaccio” di Frank Zappa.
Qualunque sia l’origine della frase, ci permettiamo di dissentire.
Perché scrivere, parlare e discutere di musica, possibilmente in modo costruttivo, equivale a scrivere, parlare e discutere di ciò che succede nella nostra vita.
Questo nuovo giornale (ce n’era davvero la necessità? Sì, diciamo noi) ha l’ambizione, o la presunzione, lo dirà il tempo, di diventare un punto di riferimento per tutti gli appassionati di quella che, un tempo, si chiamava musica leggera.
Non promettiamo scoop eccezionali (però mai mettere limiti alla provvidenza…), non ci interessa il gossip, né intendiamo diventare una raccolta pappagallesca delle stucchevoli polemiche social: vogliamo semplicemente mettere al centro gli artisti e le canzoni.
Ossia tutto ciò che colora e accompagna la nostra quotidianità.
Noi siamo quelli che ancora si perdono dietro la poesia di un verso; siamo quelli che, come ha detto qualcuno, “senza la musica la vita sarebbe un errore”; siamo quelli che vivono dentro un’eterna colonna sonora, talvolta allegra, talvolta malinconica, talvolta triste.
Siamo quelli convinti che le canzonette abbiano ancora il potere di migliorare il mondo.
E allora, benvenuti sulla nostra nave: parleremo di cantautori, della scena indie, di pop, di artisti emergenti, di tutto quello che ci piace e magari anche di quello che ci piace di meno.
Il viaggio sta per partire.
Restate sintonizzate (“stay tuned” direbbero quelli bravi): Sanremo è alle porte, sarà il nostro primo banco di prova. Volete ballare insieme a noi?
